Da via Francesco Donato, tramite un agevole passaggio carraio e pedonale chiuso da un ornamentale cancello in ferro, si accede ad un’area occupata da due vecchi edifici di due piani fuori terra che si affacciano su un cortile interno. I corpi di fabbrica furono realizzati in tempi diversi : l’edificio denominato Case Capitecnici, di forma rettangolare, fu costruito negli anni trenta del secolo scorso; mentre la casa ex Caligaris, disposta ad L, fu edificata presumibilmente nei primi anni del XX secolo. La tipologia della casa ex Caligaris tipica dell’edilizia rurale è caratterizzata in pianta da una serie di locali con solai a volta che si affacciano direttamente sul cortile o sui ballatoi di distribuzione del primo piano. In passato questi locali vennero usati come residenze popolari e magazzini. Solo i prospetti che si affacciano su via Donato sono impreziositi da decorazioni geometriche sotto finestra al piano primo e da bugne ed archi al piano terra. Vista la mancanza di un tipo edilizio predominante e caratteristico il progetto vede la realizzazione di un’ opera il più possibile pura e astratta attraverso l’uso del colore bianco. Infatti il bianco in termini architettonici è il colore che meglio si presta a esprimere i principi basilari della costruzione: spazio, volume, materia. Il candore del bianco , crea un fondale neutro sul quale si può costruire l’esperienza di uno spazio nuovo.